17.
Io vivo con due bocche
e parlo con tre lingue.
Forse per questo
le parole si spezzano
come denti in frammenti:
in polvere si posano sull’ortografia
e la nascondono.
E non c’è corona che tenga i tessuti orali.
Quintus Ennius tria corda habere sese dicebat,
quod loqui Graece et Osce et Latine sciret.
Aulo Gellio, Notti attiche, XI.17