II. “Wortschatz - lessico” (4.I.2011) audio
Wortschatz è una parola tedesca composta di due elementi, il primo è Wort – che significa ‘parola’, il secondo Schatz significa ‘tesoro’, letteralmente quindi sarebbe il ‘tesoro delle parole’, quindi ciò che intendiamo come lessico. Wortschatz, il tesoro delle parole, ricorda la parola latina thesaurus, che oggi in italiano ha una accezione più ristretta, si parla più comunemente di lessico o di dizionario.
Nelle lingue che si imparano più tardi la sensazione è diversa. Spesso è più difficile apprenderle. Certe parole possono attrarre perché ci ricordano qualcosa, ci fanno ridere oppure richiedono di produrre suoni diversi da quelli a cui siamo abituati, di difficile pronuncia, come per me per esempio rimane sempre difficile la ‘erre’ italiana. Quindi ogni parola appresa in una lingua seconda o terza è una vera conquista, ci fa capire che il lessico è prezioso, è un vero tesoro. Insomma, anche nelle favole bisogna sempre darsi da fare per trovare un tesoro.
Purtroppo il Wortschatz ‘tesoro delle parole’ non sta in una cassaforte protetto e sicuro, perché possiamo anche perdere delle parole. Questo ci fa capire che la relazione con le parole è viva, passa attraverso il nostro atteggiamento verso la lingua, viene nutrita dalla curiosità, dall’amore, dalla cura di essa. Quindi bisogna custodirlo proprio bene questo tesoro di parole.
Non tutte le parole nel Wortschatz brillano con la stessa luce:alcune luccicano, altre si sono trasformate in sassi (per rimanere in metafora). Mi piace presentarvi una perla: In tedesco si dice pico-bello quando si vuole dire che qualcosa è ottimo. Pico-bello è composta di due parti, ovviamente bello che non devo spiegare ed è una parola conosciuta credo a livello mondiale; la prima parte pico assume il senso di molto; per tutti i tedeschi suona perfettamente italiano ma non lo è affatto, com’è ovvio per voi. pico viene originariamente da una parola dialettale del tedesco del nord, pük, dal significato di ‘straordinario’, ‘molto fine’. Questa parola pük nell’uso comune è stata trasformata in pico, si potrebbe dire che è stata italianizzata una parola dialettale con una diffusione solo regionale e questo processo di italianizzazione ha reso la parola più nobile e più comprensibile su tutto il territorio della lingua tedesca. Che venga percepita come italianissima si vede dalle tante pizzerie che si chiamano 'picobello' o da un formaggio che vuole essere tipicamente italiano che si chiama così.
Quindi abbiamo nel nostro tesoro di parole tedesco una parola che suona italiano, ma non lo è, è uno pseudo-italianismo. Ci sarebbero altri esempi di questo tipo, dove la storia di una parola ci racconta qualcosa su una cultura, anzì su due, perché il contatto linguistico è un processo vivace e non si ferma ai confini di un paese.
I. “Rauhnächte - notti pungenti” (3.I.2011)
II. “Wortschatz - lessico” (4.I.2011)
III. “Strandgut - oggetti gettati dal mare sulla spiaggia” (5.I.2011)